Salve e benvenuto/a!
Mi presento: sono la Dott.ssa Anna Maggio, psicologa e psicoterapeuta cognitivo comportamentale presso la “Scuola Quadriennale Cognitivo Comportamentale” (Spc), iscritta all’Albo degli Psicologi Regione Puglia con n. 5989.
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Nel corso della mia carriera formativa e professionale ho acquisito competenze e abilità cliniche finalizzate alla valutazione psicodiagnostica e neuropsicologica, al sostegno psicologico e trattamento di difficoltà e disturbi di varia natura. Pertanto, mi occupo di sostegno globale della persona che vive una fase critica della sua vita, che non deve necessariamente coincidere con la psicopatologia strutturata. Mi occupo di disturbi d’ansia, stati depressivi e di difficoltà nella gestione delle emozioni, mediazione familiare e gestione dei conflitti, valutazioni neuropsicologiche infantili/dell’adolescenza (ADHD, Disturbi specifici dell’attenzione e dell’apprendimento, Autismo) ed eventuale potenziamento e riabilitazione di deficit cognitivi correlati.
Per ulteriore approfondimento di titoli ed esperienze allego qui di seguito il mio curriculum vitae, in quanto il mio obiettivo in questo video è principalmente quello di presentarti la terapia cognitivo comportamentale (Cognitive-Behaviour Therapy, CBT).
La terapia cognitivo comportamentale
Tale approccio lavora e si sofferma sui pensieri, emozioni e comportamenti, partendo dal presupposto che non esistono emozioni o pensieri giusti e sbagliati, veri o falsi; piuttosto ci sono pensieri utili e dannosi che permettono a ciascuno di noi di avvicinarci o allontanarci, pur inconsapevolmente, da scopi di vita importanti, riuscendo, di conseguenza, ad influenzare con estrema forza sia le emozioni sia i comportamenti.
Con la psicoterapia, quindi, si iniziano ad individuare, insieme alla persona interessata, quei pensieri disfunzionali su cui confrontarsi e lavorare, attraverso la ristrutturazione cognitiva, per garantire una maggiore consapevolezza e benessere.
Il pensiero è uno strumento molto potente per il benessere psico-fisico di ognuno di noi.
Per rendere meglio l’idea di tale forza, possiamo paragonare il pensiero all’aria.
L’aria non si vede e quando respiriamo non pensiamo ad essa, eppure è vitale per il nostro funzionamento. Per di più, l’aria può essere più o meno inquinata, ad esempio a seconda che ci si trovi in una città più o meno trafficata, ma noi, nel quotidiano, non riusciremmo a percepirne una differenza sostanziale.
Nonostante ciò, la nostra salute trarrebbe maggiori benefici da un’aria pulita piuttosto che da una inquinata.
Allo stesso modo, i pensieri non si vedono e non sempre siamo consapevoli di quello che diciamo a noi stessi, eppure influenzano di molto il nostro equilibrio. Fanno la differenza. Possono essere più o meno inquinanti o dannosi e anche se, inizialmente, possiamo non percepirne la differenza, perché abituati a “respirare” sempre negli stessi pensieri, la nostra salute psichica e comportamentale trarrebbe maggiori benefici da pensieri più funzionali e meno benefici da quelli disfunzionali, determinando emozioni talvolta molto negative.
Tralaltro, difronte ad uno stesso evento, ognuno di noi può sviluppare pensieri e di conseguenza emozioni diverse. Quindi, nel momento in cui la persona percepisce, in più situazioni di vita, uno stato costante di confusione, malessere e blocco emotivo-comportamentale, tendenzialmente sente il bisogno di “fare chiarezza nella testa” e di affidarsi all’aiuto di un professionista.
Bene caro/a utente. Eri a conoscenza di questo approccio? Spero che questa spiegazione sia stata di tuo gradimento e che soprattutto sia un modo per diffondere la consapevolezza del valore e del peso che il nostro pensiero ha nelle nostre vite, così da poterlo coltivare con cura.